La sentenza 2247/12 della quinta sezione del Consiglio di stato conferma e fa storia.
Ai fini dell'efficacia della certificazione senza soluzione di continuità per tutto il quinquennio non risulta sufficiente il mero esito positivo della verifica triennale, è invece necessario che il procedimento di revisione si concluda entro la scadenza triennale di iniziale validità (cfr. sentenza 4477/10).
In precedenza Palazzo Spada ha stabilito che l'impresa può sottoporsi a verifica anche dopo la scadenza, ma comunque non può partecipare alle gare nel periodo compreso fra la scadenza del triennio e l'effettuazione della verifica con esito positivo. (cfr. sentenza 3878/09).
I requisiti di qualificazione devono sussistere al momento della presentazione dell'offerta e in ogni successiva fase del procedimento: bisogna tutelare l'affidamento della stazione appaltante e la par condicio fra i partecipanti.
Attestato SOA
Attestazione SOA per le imprese a norma del DPR 207/2010
martedì 8 maggio 2012
Esclusione dalla gara se l’impresa non si sottopone tempestivamente alla verifica triennale
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Consiglio di stato,
Esclusione Gare,
Verifica Triennale
mercoledì 4 aprile 2012
Camera di Commercio di Viterbo bando per il finanziamanto a fondo perduto per le attestazioni SOA 2012
La Camera
di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Viterbo (di seguito
denominata
Camera di Commercio),
allo scopo di favorire lo sviluppo economico, sociale e
produttivo
della provincia, concede contributi a fondo perduto a favore delle imprese che
hanno
ottenuto i seguenti riconoscimenti (di seguito denominati “attestati”):
a) La Certificazione dei sistemi di gestione per la
Qualità in base alle norme UNI EN
ISO 9001;
b) La Certificazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza
sul Lavoro in base alle
norme OHSAS 18001;
c) La Certificazione della Responsabilità Sociale in
base alle norme SAI SA 8000;
d) L’Attestazione SOA;
e) Il Piano di Controllo della Produzione di Fabbrica.
ART. 2
REGIMI DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI
1. I contributi erogati ai sensi
del presente Disciplinare, sono concessi in “regime de minimis”,
sulla base
delle disposizioni contenute in uno dei seguenti Regolamenti CE:
a) Regolamento CE n. 1998/2006 del 15/12/2006 relativo
all’applicazione degli articoli 87 e
88 del
Trattato CE agli aiuti di importanza minore: il presente Regolamento si applica
agli
aiuti
concessi alle imprese di qualsiasi settore, ad eccezione di alcuni settori e
tipologie di
aiuti. 1 Tale regime prevede che l’importo
complessivo degli aiuti “de minimis” concessi ad
1 Ai sensi dell’art.
1 Reg. CE 1998/2006 sono esclusi da tale regime:
lett. A aiuti concessi a imprese attive nel settore della pesca e dell’acquacoltura
(per le
quali si applica il regime “de minimis” disciplinato dal Regolamento CE n.
875/2007 del 24/07/2007); lett. B aiuti concessi a imprese attive nel
settore
della produzione primaria di prodotti agricoli di cui all’allegato I del
trattato (per le quali si applica il regime “de minimis” disciplinato dal
Regolamento
CE n. 1535/2007 del 20/12/2007); lett. C aiuti alle imprese attive nella
trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di cui
all’allegato
I del trattato, nel caso in cui l’importo dell’aiuto è fissato in base al
prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari
o immessi
sul mercato da imprese interessate o quando l’aiuto è subordinato al fatto di
venire parzialmente o interamente trasferito a produttori
primari;
lett. D gli aiuti alle attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o
stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati,
alla
costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti
connesse con attività d’esportazione, lett. E aiuti condizionati
all’impiego
preferenziale di prodotti interni rispetto a prodotti d’importazione; lett. F
aiuti alle imprese attive nel settore carboniero ai sensi del
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARIGIANATO ED AGRICOLTURA
DI VITERBO
Allegato alla Determinazione del Segretario Generale n.
48 del 21/02/2012
2
una
medesima impresa non deve superare 200.000,00 euro nell’arco di tre esercizi
finanziari
(considerando
l’esercizio nel quale viene concesso il contributo ed i due precedenti);
rientrano
in tale regime anche le imprese operanti nel settore della trasformazione e
commercializzazione
dei prodotti agricoli. 2 Tale
limite massimo è ridotto a 100.000,00 euro per le imprese operanti nel settore
dei trasporti su strada.
b) Regolamento CE n. 1535/2007 del 20/12/2007 relativo
all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti “de minimis”
nel settore della produzione dei prodotti agricoli:
il
presente Regolamento si applica agli aiuti concessi alle imprese attive nella
produzione
primaria
di prodotti agricoli (elencati nell’allegato I del Trattato) ad eccezione dei
prodotti
della
pesca e dell’acquacoltura e di alcune tipologie di aiuti.3 Tale regime prevede che
l’importo
complessivo degli aiuti “de minimis” concessi ad una medesima impresa non deve superare
7.500,00 euro nell’arco di tre esercizi fiscali (considerando l’esercizio nel
quale viene concesso il contributo ed i due precedenti).
c) Regolamento CE n. 875/2007 del 24/07/2007 relativo
all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti “de minimis”
nel settore della pesca: il presente Regolamento si applica agli aiuti concessi
alle imprese del settore della pesca e dell’acquacoltura, dedite alla produzione,
trasformazione e commercializzazione di prodotti della pesca, ad eccezione di alcune
tipologie di aiuti.4 Tale
regime prevede che l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi ad
una medesima impresa non deve superare 30.000,00 euro nell’arco di tre esercizi
finanziari (considerando l’esercizio nel quale viene concesso il contributo ed
i due precedenti).
2. Se, sommando il contributo
spettante ai sensi del presente Disciplinare agli altri aiuti “de
minimis”
già ottenuti nei tre esercizi finanziari/fiscali, si superano i massimali sopra
indicati,
non sarà
possibile procedere all’assegnazione del contributo nemmeno per la quota utile
al
raggiungimento
di detto massimale.
3. Ai fini della verifica del
rispetto dei massimali “de minimis” indicati al comma 1, il legale
rappresentante
dell’impresa rilascia, in sede di richiesta del contributo, compilando un
apposito
spazio del
modulo di domanda, una dichiarazione attestante tutti gli aiuti eventualmente
ricevuti
in regime “de minimis” nell’esercizio in cui richiede il contributo e nei due
esercizi
Regolamento
CE n. 1407/2002; lett. G aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il
trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano
trasporto
di merci su strada per conto terzi; lett. H aiuti concessi a imprese in
difficoltà.
2 Ai sensi dell’art.
1 Reg. CE 1998/2006, per “trasformazione di un prodotto agricolo” si
intende qualsiasi trattamento di un prodotto agricolo in
cui il
prodotto ottenuto resta pur sempre un prodotto agricolo, eccezion fatta per le
attività agricole necessarie per preparare un prodotto animale o
vegetale
alla prima vendita. Per “commercializzazione di un
prodotto agricolo” si intende la detenzione o l’esposizione di
un prodotto agricolo allo
scopo di
vendere, consegnare o immettere sul mercato in qualsiasi altro modo detto
prodotto, ad eccezione della prima vendita di un produttore
primario a
rivenditori o imprese di trasformazione, e qualsiasi attività che prepara il
prodotto per tale prima vendita; la vendita da parte di un
produttore
primario a dei consumatori finali è considerata commercializzazione se ha luogo
in locali separati riservati a tale scopo.
3 Ai sensi dell’art.
1 del Reg. CE 1535/2007 sono esclusi dal campo di
applicazione di tale regime: lett. A gli aiuti il cui importo è fissato in base
al
prezzo o al
quantitativo dei prodotti commercializzati; lett. B gli aiuti a favore delle
attività connesse all’esportazione, ossia degli aiuti direttamente
connessi a
quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una una rete di
distribuzione o ad altre spese correnti connesse all’attività di
esportazione;
lett. C aiuti subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni
rispetto a prodotti d’importazione; lett. D aiuti concessi a imprese in
difficoltà.
4 Ai sensi dell’art.
1 del Reg. CE 875/2007 sono esclusi dal campo di
applicazione di tale regime: lett. A gli aiuti il cui importo è fissato in base
al
prezzo o al
quantitativo commercializzato; lett. B gli aiuti a favore di attività connesse
all’esportazione, ossia degli aiuti direttamente connessi a
quantitativi
esportati, degli aiuti alla costituzione e alla gestione di una rete di
distribuzione o ad altre spese correnti connesse all’attività di
esportazione;
lett. C aiuti subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni
rispetto ai prodotti d’importazione; lett. D degli aiuti diretti a
incrementare
la capacità di pesca espressa in termini di stazza o di potenza motrice,
secondo la definizione dell’art. 3 lett. n) del Reg. CE n. 2371/2002,
a meno che
si tratti di aiuti per l’ammodernamento del ponte principale di cui all’art. 11
par. 5 dello stesso Regolamento; lett. E aiuti per l’acquisto o la
costruzione
di navi da pesca; lett. F aiuti concessi a imprese in difficoltà.
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DI VITERBO
Allegato alla Determinazione del Segretario Generale n.
48 del 21/02/2012
3
finanziari/fiscali
precedenti (a tal fine è necessario prendere a riferimento la data del
provvedimento
con cui viene assegnato ciascun contributo) e si impegna, altresì, a comunicare
alla
Camera di Commercio gli ulteriori aiuti “de minimis” ottenuti tra la data della
suddetta
dichiarazione
e la data di adozione del provvedimento di liquidazione del contributo
assegnato
ai sensi
del presente Disciplinare.
ART. 3
CRITERI DI AMMISSIONE
1. L’impresa richiedente deve
possedere, alla data di presentazione della domanda e fino alla data
di
concessione del contributo, i requisiti di seguito indicati:
a) essere microimpresa o piccola-media impresa, così
come definite in base al D.M. 18 aprile
2005
pubblicato sulla G.U. 12/10/2005 n. 238, di adeguamento alla disciplina
comunitaria5,
oppure Consorzio iscritto al
Registro delle Imprese ai sensi dell’art. 2612 del codice civile;
b) avere
la sede legale o la sede secondaria e/o l’unità locale operativa cui si
riferiscono gli
attestati per i quali è
richiesto il contributo, in provincia di Viterbo, eccezion fatta per le
imprese
che richiedono il contributo per l’Attestazione SOA, le quali devono avere
necessariamente
la sede legale o sede secondaria indicata sull’Attestazione per la quale si
richiede
il contributo, nella provincia di Viterbo;
c) avere
iscritto al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Viterbo la sede
legale
o la sede
secondaria e/o aver denunciato al R.E.A. della Camera di Commercio di Viterbo
l’unità
locale operativa, cui si riferiscono gli attestati
per i quali è richiesto il contributo;
d) avere
denunciato al R.E.A. della Camera di Commercio di Viterbo l’attività
effettivamente
esercitata,
che deve includere anche quella indicata nell’attestato
per l’ottenimento del quale
si
richiede il contributo;
e) essere
in regola con il pagamento del diritto annuale camerale;
f) aver
integralmente quietanzato i documenti fiscali, inerenti le spese ammissibili a
contributo,
elencati
nel modulo di domanda ed allegati allo stesso;
g) non
trovarsi in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposta a
procedure
concorsuali;
h) non
aver richiesto né ottenuto, per gli stessi costi ammissibili, altri aiuti
pubblici;
i) essere
in regola con il regime “de minimis” di cui all’art. 2 del presente
Disciplinare;
j) non
essere destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una
decisione della
Commissione
Europea che ha dichiarato un aiuto ricevuto illegale e incompatibile;
k) non
essere impresa in difficoltà ai sensi della Comunicazione della Commissione
Europea
sugli “Orientamenti
comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di
imprese in
difficoltà” pubblicata sulla G.U.C.E. C 244 dell’01/10/20046;
5 In base al D.M. 18/04/2005 si
definisce:
- “microimpresa”:
un’impresa che ha meno di 10 occupati e il cui fatturato o il totale del
bilancio annuale non superi 2 milioni di euro;
- “piccola
impresa”: un’impresa che ha meno di 50 occupati e il cui fatturato o il totale
del bilancio annuale non superi 10 milioni di euro;
- “media
impresa”: un’impresa che ha meno di 250 occupati e il cui fatturato non superi
50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuale non
sia
superiore a 43 milioni di euro.
6 In base alla Comunicazione
della Commissione Europea sugli “Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato
per il salvataggio e la ristrutturazione di
imprese in
difficoltà” pubblicata sulla G.U.C.E. n. 244 dell’01/10/2004 sono considerate
in difficoltà:
- nel
caso di “società a responsabilità limitata”: qualora abbia perso più della metà
del capitale sociale e la perdita di più di un quarto di tale
capitale
sia intervenuta nel corso degli ultimi 12 mesi;
- nel
caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata
per i debiti della società, qualora abbia perso più della metà dei
fondi
propri, quali indicati nei conti della società, e la perdita di più di un
quarto del capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi 12 mesi;
- per
tutte le forme di società, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto
nazionale per l’apertura, nei loro confronti, di una proceduta
concorsuale
per insolvenza.
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DI VITERBO
Allegato alla Determinazione del Segretario Generale n.
48 del 21/02/2012
4
ART. 4
SPESE AMMISSIBILI
1. Sono ammesse a contributo
esclusivamente: le somme corrisposte all’Ente che ha rilasciato la
certificazione/attestazione
e le spese di consulenza direttamente riconducibili al rilascio
dell’attestato per il quale è
richiesto il contributo; per l’FPC sono ammesse anche le spese
sostenute
per la prova tecnica di conformità del singolo prodotto.
2. Sono escluse dal contributo,
a titolo esemplificativo e non esaustivo, le spese sostenute per
costi
interni di ristrutturazione o adeguamento dell’azienda, le imposte, le tasse, i
tributi, le
spese
notarili, anche se riconducibili all’ottenimento degli attestati di cui all’art.
1.
3. Tutte le spese si intendono al netto di IVA e di ogni altro onere accessorio.
ART. 5
ENTITA’ DEL CONTRIBUTO
1. CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ ISO 9001
a) Il
contributo è riconosciuto soltanto per l’ottenimento della prima
certificazione. Sono
esclusi
dal contributo le modifiche ed i rinnovi della certificazione.
b) Il
contributo è pari al 50% delle spese sostenute e non può essere né inferiore a €
1.250,00 né
superiore
a € 5.000,00; pertanto non possono essere ammesse a contributo le
certificazioni il
cui costo
documentato sia inferiore ad € 2.500,00.
2. CERTIFICAZIONE OHSAS 18001.
a) Il
contributo è riconosciuto soltanto per il rilascio della prima certificazione.
Sono esclusi dal
contributo
le modifiche ed i rinnovi della certificazione.
b) Il
contributo è pari al 50% delle spese sostenute e non può essere né inferiore a €
1.250,00 né
superiore
a € 5.000,00; pertanto non possono essere ammesse a contributo le
certificazioni il
cui costo
documentato sia inferiore ad € 2.500,00.
3. CERTIFICAZIONE DI RESPONSABILITA’ SOCIALE SAI SA 8000
a) Il
contributo è riconosciuto soltanto per l’ottenimento della prima
certificazione. Sono
esclusi
dal contributo le modifiche ed i rinnovi della certificazione.
b) Il
contributo è pari al 50% delle spese sostenute e non può essere né inferiore a €
1.250,00 né
superiore
a € 5.000,00; pertanto non possono essere ammesse a contributo le
certificazioni il
cui costo
documentato sia inferiore ad € 2.500,00.
4. ATTESTAZIONE SOA
a) Il
contributo è riconosciuto soltanto per il rilascio e per il rinnovo
quinquennale
dell’Attestazione
SOA; sono esclusi dal contributo: ogni verifica triennale ed ogni altra
modifica
dell’Attestazione.
b) Il
contributo è pari al 50% delle spese sostenute e non può essere superiore ad €
2.000,00.
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DI VITERBO
Allegato alla Determinazione del Segretario Generale n.
48 del 21/02/2012
5
5. PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI CONTROLLO DELLA
PRODUZIONE DI
FABBRICA
a) Il
contributo è rilasciato per la predisposizione del sistema di Controllo della
Produzione di
Fabbrica
(di seguito denominato FPC), propedeutico all’applicazione della marcatura CE
ai
prodotti
aziendali.
b) Il
contributo è pari al 50% delle spese sostenute e non può essere né inferiore a €
400,00 né
superiore
a € 800,00; pertanto non possono essere ammessi a contributo gli FPC il cui
costo
documentato
sia inferiore ad € 800,00.
c) Per la
predisposizione dell’FPC riferito ad una determinata tipologia di prodotto,
ogni
azienda
può presentare, nell’arco di un quinquennio, una sola domanda di contributo;
nel
corso
dello stesso anno, si possono presentare al massimo due domande di contributo
per la
predisposizione
di FPC relativi a diverse tipologie di prodotto.
ART. 6
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
1. Le domande di contributo
devono essere presentate entro un anno dalla data di rilascio
dell’attestato per il quale si
richiede il contributo. A tal fine si considerano ricevibili le
domande di
contributo inerenti l’ottenimento di attestati
rilasciati lo stesso giorno e lo stesso
mese dell’anno
precedente a quello in cui si presenta la domanda.
2. La domanda di contributo deve
essere presentata in bollo, compilata in ogni sua parte e
sottoscritta
dal titolare/rappresentante legale dell’impresa, utilizzando i moduli disponibili
presso la
Camera di Commercio o sul sito www.vt.camcom.it.
3. Per richiedere contributi
riguardanti più tipologie di attestati
previsti dall’art. 1, è necessario
presentare
una domanda di contributo per ognuno di essi.
4. La domanda deve essere,
alternativamente:
presentata
direttamente presso l’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Viterbo;
spedita
al seguente indirizzo: Camera di Commercio di Viterbo - Servizio Promozione e
Sviluppo -
Via F.lli Rosselli n. 4 – 01100 Viterbo; in tal caso, ai fini del rispetto dei
termini
di
presentazione (ai sensi del comma 1), fa fede la data di spedizione, mentre, ai
fini
dell’ordine
cronologico con cui le domande vengono istruite (ai sensi dell’art. 7 comma 2)
e
liquidate (ai sensi dell’art. 8 comma 1), fa fede la data di arrivo presso la
Camera di
Commercio.
5. Al modulo di domanda deve
essere allegata la seguente documentazione:
a) copia dell’attestato
per il quale si richiede il contributo. Per
l’FPC è necessario produrre: la
copia
della certificazione di conformità del prodotto rilasciata da un Ente
certificatore o, in
mancanza,
copia della dichiarazione di conformità rilasciata dall’impresa stessa al
cliente,
nonché
specifica delle prove tecniche di conformità eseguite sulla singola tipologia
di
prodotto;
b) copia dei documenti fiscali relativi
alle spese sostenute (fatture, ricevute o parcelle
professionali) elencati nel
modulo di domanda;
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6
c) documentazione attestante il pagamento integrale degli
importi indicati nei documenti
fiscali di
cui al punto precedente, ovvero:
se
il pagamento è stato effettuato tramite bonifico o RID bancario, produrre la
copia del
bonifico o
la ricevuta del RID bancario recante la data di esecuzione del pagamento;
se
il pagamento è stato effettuato in contanti o secondo altre modalità, produrre
“dichiarazione
sostitutiva dell’atto di notorietà” resa dal titolare/legale rappresentante
dell’impresa
che ha emesso il documento fiscale, ai sensi degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n.
445/2000 e
succ. mod. ed int., attestante il pagamento dei documenti fiscali di cui al
punto
b). Tale
dichiarazione deve essere compilata utilizzando un modulo conforme a quello
disponibile
presso la Camera di Commercio o sul sito www.vt.camcom.it e corredata dalla
fotocopia
di un documento di identità, leggibile ed in corso di validità, del firmatario;
d) copia di un documento di identità, leggibile
ed in corso di validità, di colui che ha
sottoscritto
la domanda.
ART. 7
ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE
1. Il Responsabile del
Procedimento invia la comunicazione di avvio del procedimento secondo
le modalità
stabilite dall’art. 8 della legge n. 241/90 e succ. mod. ed int..
2. Le domande vengono istruite
seguendo l’ordine cronologico di ricezione delle
stesse.
3. Il procedimento deve
concludersi entro 90 giorni dalla
data di ricezione della domanda, con
l’adozione
del provvedimento finale di accoglimento o di diniego dell’istanza adottato dal
Dirigente
dell’Area.
ART. 8
MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO
1. I contributi vengono
liquidati secondo l’ordine cronologico di ricezione
delle domande
regolari e
di regolarizzazione delle
domande irregolari.
2. I contributi vengono
liquidati fino ad esaurimento dei fondi stanziati dalla Camera di
Commercio.
Qualora il fondo risulti insufficiente a soddisfare le domande aventi la stessa
data
di arrivo
e/o di regolarizzazione, l’importo residuale verrà proporzionalmente suddiviso
tra
queste.
3. Se la Giunta camerale dispone
l’integrazione del fondo di cui al punto precedente, si procederà
alle
liquidazioni dando la precedenza all’erogazione del contributo integrativo alle
imprese che
hanno
ottenuto l’erogazione di un contributo parziale ai sensi del precedente comma.
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARIGIANATO ED AGRICOLTURA
DI VITERBO
Allegato alla Determinazione del Segretario Generale n.
48 del 21/02/2012
7
ART. 9
TRATTAMENTO DATI PERSONALI
1. I dati personali forniti alla
Camera di Commercio, ed acquisiti alle banche dati, saranno
utilizzati
esclusivamente e per tutte le finalità istituzionali dell’Ente stesso.
Il
trattamento dei dati avviene, a seconda dei casi, con l’ausilio di strumenti
manuali,
informatici
e telematici.
I dati
personali oggetto del trattamento potranno essere conosciuti dai responsabili
e/o
incaricati
camerali.
2. L’informativa completa
inerente il trattamento dei dati personali, ai sensi dell’art. 13 del
D.Lgs.
196/2003, è disponibile sul sito camerale al seguente indirizzo:
http://www.vt.camcom.it/pg
informativa per il trattamento dei dati personali 276 0.htm.
lunedì 2 aprile 2012
CERTIFICATO DI ESECUZIONE DEI LAVORI PRIVATI
QUADRO 1: DATI DEL LAVORO
COMMITTENTE:...................................................................................................
Via...............................Città....................................(.............)
telefono....................Fax...........................
LEGALE RAPPRESENTANTE..........................................
DIRETTORE DEI LAVORI...........................................................
OGGETTO DEL LAVORO:
..............................................................................................................................................................................................................................................
luogo di esecuzione..............................................
Titolo Abilitativo(D.I.A., permesso a costruire etc.): Previsto si no
Prot. n...................del....................Rilasciato da..........................................................
Contratto n°.............., del ..../..../........
IMPORTO COMPLESSIVO DEL LAVORO: € ................Lettere ....................................................
QUADRO 2: SOGGETTO ESECUTORE
COMPOSIZIONE SOGGETTO ESECUTORE:
Impresa Sede % di partecipazione
........................................... .................... .........
........................................... .................... .........
........................................... .................... .........
QUADRO 3: DATI DEL CONTRATTO
LAVORAZIONI PREVISTE NEL CONTRATTO:
Cat. Declaratoria sintetica Importo € (euro) lettere
............ ................................. ................. ..........................
............ ................................. ................. ..........................
............ ................................. ................. ..........................
LAVORAZIONI E IMPORTI PREVISTI NEGLI ATTI AGGIUNTIVI:
Data Cat. Declaratoria sintetica Importo € (euro) Importo in lettere
......... ...... ................................. ............... ..................................
......... ...... ................................. ............... ..................................
......... ...... ................................. ............... ..................................
QUADRO 4: ESECUZIONE DEI LAVORI
DATA DI INIZIO DEI LAVORI: ....../....../.......... I LAVORI SONO IN CORSO: SI NO
DATA DI ULTIMAZIONE DEI LAVORI: ....../....../..........
IMPORTO CONTABILIZZATO TOTALE alla data ....../....../............€ ……………………...........................
Come da fatture di seguito elencate:
N. FATTURA DATA IMPONIBILE
.......... ........... ......................
.......... ........... ......................
.......... ........... ......................
.......... ........... ......................
RESPONSABILE DELLA CONDOTTA DEI LAVORI (ai sensi dell’art.6, comma 3 del DM 145/2000 è il soggetto che ha assunto la direzione del cantiere/Direttore tecnico dell’impresa): ............................................................
LAVORAZIONI ESEGUITE DAL SOGGETTO AFFIDATARIO
Ragione sociale C.F. / P.IVA Cat.(*) Importo
........................... ...................... ....... ........................
........................... ...................... ....... ........................
........................... ...................... ....... ........................
LAVORAZIONI ESEGUITE DALLE IMPRESE SUBAPPALTATRICI
Ragione sociale C.F. / P.IVA Cat.(*) Importo
........................... ...................... ....... ........................
........................... ...................... ....... ........................
........................... ...................... ....... ........................
DICHIARAZIONE SULLA ESECUZIONE DEI LAVORI:
“I lavori eseguiti sono stati realizzati regolarmente e con buon esito”
“I lavori hanno dato luogo a vertenze in sede arbitrale o giudiziaria” con il seguente esito:..........................................................................................
Letto, confermato e sottoscritto
____________ ____________________________________
LUOGO DATA FIRMA DEL COMMITTENTE DEI LAVORI (per esteso e leggibile)
____________ _____________________________________
LUOGO DATA FIRMA DEL DIRETTORE DEI LAVORI (per esteso e leggibile)
Il Sottoscritto ..................................................................in qualità di direttore dei lavori iscritto all’ordine di .....................................................................dichiara che:
“Il presente certificato vale anche quale certificato di regolare esecuzione ai fini dell’art.86 c. 5 lett. d) del DPR 207/2010”.
____________ _____________________________________
LUOGO DATA FIRMA DEL DIRETTORE DEI LAVORI (per esteso e leggibile)
(*) Nel caso di lavori eseguiti nella categoria impiantistica OG11, nel quadro relativo alla “ripartizione importo contabilizzato nelle categorie” si dovranno indicare le categorie specialistiche OS03, OS05, OS28 e OS30 e i relativi importi che compongono la OG11.
Si allega fotocopia di un documento di identità in corso di validità, ai sensi dell’art. 38, D.P.R. 445 del 28 /12/2000.
QUADRO 1: DATI DEL LAVORO
COMMITTENTE:...................................................................................................
Via...............................Città....................................(.............)
telefono....................Fax...........................
LEGALE RAPPRESENTANTE..........................................
DIRETTORE DEI LAVORI...........................................................
OGGETTO DEL LAVORO:
..............................................................................................................................................................................................................................................
luogo di esecuzione..............................................
Titolo Abilitativo(D.I.A., permesso a costruire etc.): Previsto si no
Prot. n...................del....................Rilasciato da..........................................................
Contratto n°.............., del ..../..../........
IMPORTO COMPLESSIVO DEL LAVORO: € ................Lettere ....................................................
QUADRO 2: SOGGETTO ESECUTORE
COMPOSIZIONE SOGGETTO ESECUTORE:
Impresa Sede % di partecipazione
........................................... .................... .........
........................................... .................... .........
........................................... .................... .........
QUADRO 3: DATI DEL CONTRATTO
LAVORAZIONI PREVISTE NEL CONTRATTO:
Cat. Declaratoria sintetica Importo € (euro) lettere
............ ................................. ................. ..........................
............ ................................. ................. ..........................
............ ................................. ................. ..........................
LAVORAZIONI E IMPORTI PREVISTI NEGLI ATTI AGGIUNTIVI:
Data Cat. Declaratoria sintetica Importo € (euro) Importo in lettere
......... ...... ................................. ............... ..................................
......... ...... ................................. ............... ..................................
......... ...... ................................. ............... ..................................
QUADRO 4: ESECUZIONE DEI LAVORI
DATA DI INIZIO DEI LAVORI: ....../....../.......... I LAVORI SONO IN CORSO: SI NO
DATA DI ULTIMAZIONE DEI LAVORI: ....../....../..........
IMPORTO CONTABILIZZATO TOTALE alla data ....../....../............€ ……………………...........................
Come da fatture di seguito elencate:
N. FATTURA DATA IMPONIBILE
.......... ........... ......................
.......... ........... ......................
.......... ........... ......................
.......... ........... ......................
RESPONSABILE DELLA CONDOTTA DEI LAVORI (ai sensi dell’art.6, comma 3 del DM 145/2000 è il soggetto che ha assunto la direzione del cantiere/Direttore tecnico dell’impresa): ............................................................
LAVORAZIONI ESEGUITE DAL SOGGETTO AFFIDATARIO
Ragione sociale C.F. / P.IVA Cat.(*) Importo
........................... ...................... ....... ........................
........................... ...................... ....... ........................
........................... ...................... ....... ........................
LAVORAZIONI ESEGUITE DALLE IMPRESE SUBAPPALTATRICI
Ragione sociale C.F. / P.IVA Cat.(*) Importo
........................... ...................... ....... ........................
........................... ...................... ....... ........................
........................... ...................... ....... ........................
DICHIARAZIONE SULLA ESECUZIONE DEI LAVORI:
“I lavori eseguiti sono stati realizzati regolarmente e con buon esito”
“I lavori hanno dato luogo a vertenze in sede arbitrale o giudiziaria” con il seguente esito:..........................................................................................
Letto, confermato e sottoscritto
____________ ____________________________________
LUOGO DATA FIRMA DEL COMMITTENTE DEI LAVORI (per esteso e leggibile)
____________ _____________________________________
LUOGO DATA FIRMA DEL DIRETTORE DEI LAVORI (per esteso e leggibile)
Il Sottoscritto ..................................................................in qualità di direttore dei lavori iscritto all’ordine di .....................................................................dichiara che:
“Il presente certificato vale anche quale certificato di regolare esecuzione ai fini dell’art.86 c. 5 lett. d) del DPR 207/2010”.
____________ _____________________________________
LUOGO DATA FIRMA DEL DIRETTORE DEI LAVORI (per esteso e leggibile)
(*) Nel caso di lavori eseguiti nella categoria impiantistica OG11, nel quadro relativo alla “ripartizione importo contabilizzato nelle categorie” si dovranno indicare le categorie specialistiche OS03, OS05, OS28 e OS30 e i relativi importi che compongono la OG11.
Si allega fotocopia di un documento di identità in corso di validità, ai sensi dell’art. 38, D.P.R. 445 del 28 /12/2000.
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