martedì 8 maggio 2012

Esclusione dalla gara se l’impresa non si sottopone tempestivamente alla verifica triennale

La sentenza 2247/12 della quinta sezione del Consiglio di stato conferma e fa storia.
Ai fini dell'efficacia della certificazione senza soluzione di continuità per tutto il quinquennio non risulta sufficiente il mero esito positivo della verifica triennale, è invece necessario che il procedimento di revisione si concluda entro la scadenza triennale di iniziale validità (cfr. sentenza 4477/10).
In precedenza Palazzo Spada ha stabilito che l'impresa può sottoporsi a verifica anche dopo la scadenza, ma comunque non può partecipare alle gare nel periodo compreso fra la scadenza del triennio e l'effettuazione della verifica con esito positivo. (cfr. sentenza 3878/09).
 I requisiti di qualificazione devono sussistere al momento della presentazione dell'offerta e in ogni successiva fase del procedimento: bisogna tutelare l'affidamento della stazione appaltante e la par condicio fra i partecipanti.

mercoledì 4 aprile 2012

Camera di Commercio di Viterbo bando per il finanziamanto a fondo perduto per le attestazioni SOA 2012





La Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Viterbo (di seguito

denominata Camera di Commercio), allo scopo di favorire lo sviluppo economico, sociale e

produttivo della provincia, concede contributi a fondo perduto a favore delle imprese che

hanno ottenuto i seguenti riconoscimenti (di seguito denominati “attestati”):

a) La Certificazione dei sistemi di gestione per la Qualità in base alle norme UNI EN

ISO 9001;

b) La Certificazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro in base alle

norme OHSAS 18001;

c) La Certificazione della Responsabilità Sociale in base alle norme SAI SA 8000;

d) L’Attestazione SOA;

e) Il Piano di Controllo della Produzione di Fabbrica.

ART. 2

REGIMI DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI

1. I contributi erogati ai sensi del presente Disciplinare, sono concessi in “regime de minimis”,

sulla base delle disposizioni contenute in uno dei seguenti Regolamenti CE:

a) Regolamento CE n. 1998/2006 del 15/12/2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e

88 del Trattato CE agli aiuti di importanza minore: il presente Regolamento si applica agli

aiuti concessi alle imprese di qualsiasi settore, ad eccezione di alcuni settori e tipologie di

aiuti. 1 Tale regime prevede che l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi ad

1 Ai sensi dell’art. 1 Reg. CE 1998/2006 sono esclusi da tale regime: lett. A aiuti concessi a imprese attive nel settore della pesca e dell’acquacoltura

(per le quali si applica il regime “de minimis” disciplinato dal Regolamento CE n. 875/2007 del 24/07/2007); lett. B aiuti concessi a imprese attive nel

settore della produzione primaria di prodotti agricoli di cui all’allegato I del trattato (per le quali si applica il regime “de minimis” disciplinato dal

Regolamento CE n. 1535/2007 del 20/12/2007); lett. C aiuti alle imprese attive nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di cui

all’allegato I del trattato, nel caso in cui l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari

o immessi sul mercato da imprese interessate o quando l’aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori

primari; lett. D gli aiuti alle attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati,

alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con attività d’esportazione, lett. E aiuti condizionati

all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto a prodotti d’importazione; lett. F aiuti alle imprese attive nel settore carboniero ai sensi del

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una medesima impresa non deve superare 200.000,00 euro nell’arco di tre esercizi finanziari

(considerando l’esercizio nel quale viene concesso il contributo ed i due precedenti);

rientrano in tale regime anche le imprese operanti nel settore della trasformazione e

commercializzazione dei prodotti agricoli. 2 Tale limite massimo è ridotto a 100.000,00 euro per le imprese operanti nel settore dei trasporti su strada.

b) Regolamento CE n. 1535/2007 del 20/12/2007 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti “de minimis” nel settore della produzione dei prodotti agricoli:

il presente Regolamento si applica agli aiuti concessi alle imprese attive nella produzione

primaria di prodotti agricoli (elencati nell’allegato I del Trattato) ad eccezione dei prodotti

della pesca e dell’acquacoltura e di alcune tipologie di aiuti.3 Tale regime prevede che

l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi ad una medesima impresa non deve superare 7.500,00 euro nell’arco di tre esercizi fiscali (considerando l’esercizio nel quale viene concesso il contributo ed i due precedenti).

c) Regolamento CE n. 875/2007 del 24/07/2007 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti “de minimis” nel settore della pesca: il presente Regolamento si applica agli aiuti concessi alle imprese del settore della pesca e dell’acquacoltura, dedite alla produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti della pesca, ad eccezione di alcune tipologie di aiuti.4 Tale regime prevede che l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi ad una medesima impresa non deve superare 30.000,00 euro nell’arco di tre esercizi finanziari (considerando l’esercizio nel quale viene concesso il contributo ed i due precedenti).

2. Se, sommando il contributo spettante ai sensi del presente Disciplinare agli altri aiuti “de

minimis” già ottenuti nei tre esercizi finanziari/fiscali, si superano i massimali sopra indicati,

non sarà possibile procedere all’assegnazione del contributo nemmeno per la quota utile al

raggiungimento di detto massimale.

3. Ai fini della verifica del rispetto dei massimali “de minimis” indicati al comma 1, il legale

rappresentante dell’impresa rilascia, in sede di richiesta del contributo, compilando un apposito

spazio del modulo di domanda, una dichiarazione attestante tutti gli aiuti eventualmente

ricevuti in regime “de minimis” nell’esercizio in cui richiede il contributo e nei due esercizi

Regolamento CE n. 1407/2002; lett. G aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano

trasporto di merci su strada per conto terzi; lett. H aiuti concessi a imprese in difficoltà.

2 Ai sensi dell’art. 1 Reg. CE 1998/2006, per “trasformazione di un prodotto agricolo” si intende qualsiasi trattamento di un prodotto agricolo in

cui il prodotto ottenuto resta pur sempre un prodotto agricolo, eccezion fatta per le attività agricole necessarie per preparare un prodotto animale o

vegetale alla prima vendita. Per “commercializzazione di un prodotto agricolo” si intende la detenzione o l’esposizione di un prodotto agricolo allo

scopo di vendere, consegnare o immettere sul mercato in qualsiasi altro modo detto prodotto, ad eccezione della prima vendita di un produttore

primario a rivenditori o imprese di trasformazione, e qualsiasi attività che prepara il prodotto per tale prima vendita; la vendita da parte di un

produttore primario a dei consumatori finali è considerata commercializzazione se ha luogo in locali separati riservati a tale scopo.

3 Ai sensi dell’art. 1 del Reg. CE 1535/2007 sono esclusi dal campo di applicazione di tale regime: lett. A gli aiuti il cui importo è fissato in base al

prezzo o al quantitativo dei prodotti commercializzati; lett. B gli aiuti a favore delle attività connesse all’esportazione, ossia degli aiuti direttamente

connessi a quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse all’attività di

esportazione; lett. C aiuti subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto a prodotti d’importazione; lett. D aiuti concessi a imprese in

difficoltà.

4 Ai sensi dell’art. 1 del Reg. CE 875/2007 sono esclusi dal campo di applicazione di tale regime: lett. A gli aiuti il cui importo è fissato in base al

prezzo o al quantitativo commercializzato; lett. B gli aiuti a favore di attività connesse all’esportazione, ossia degli aiuti direttamente connessi a

quantitativi esportati, degli aiuti alla costituzione e alla gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse all’attività di

esportazione; lett. C aiuti subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d’importazione; lett. D degli aiuti diretti a

incrementare la capacità di pesca espressa in termini di stazza o di potenza motrice, secondo la definizione dell’art. 3 lett. n) del Reg. CE n. 2371/2002,

a meno che si tratti di aiuti per l’ammodernamento del ponte principale di cui all’art. 11 par. 5 dello stesso Regolamento; lett. E aiuti per l’acquisto o la

costruzione di navi da pesca; lett. F aiuti concessi a imprese in difficoltà.

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finanziari/fiscali precedenti (a tal fine è necessario prendere a riferimento la data del

provvedimento con cui viene assegnato ciascun contributo) e si impegna, altresì, a comunicare

alla Camera di Commercio gli ulteriori aiuti “de minimis” ottenuti tra la data della suddetta

dichiarazione e la data di adozione del provvedimento di liquidazione del contributo assegnato

ai sensi del presente Disciplinare.

ART. 3

CRITERI DI AMMISSIONE

1. L’impresa richiedente deve possedere, alla data di presentazione della domanda e fino alla data

di concessione del contributo, i requisiti di seguito indicati:

a) essere microimpresa o piccola-media impresa, così come definite in base al D.M. 18 aprile

2005 pubblicato sulla G.U. 12/10/2005 n. 238, di adeguamento alla disciplina comunitaria5,

oppure Consorzio iscritto al Registro delle Imprese ai sensi dell’art. 2612 del codice civile;

b) avere la sede legale o la sede secondaria e/o l’unità locale operativa cui si riferiscono gli

attestati per i quali è richiesto il contributo, in provincia di Viterbo, eccezion fatta per le

imprese che richiedono il contributo per l’Attestazione SOA, le quali devono avere

necessariamente la sede legale o sede secondaria indicata sull’Attestazione per la quale si

richiede il contributo, nella provincia di Viterbo;

c) avere iscritto al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Viterbo la sede legale

o la sede secondaria e/o aver denunciato al R.E.A. della Camera di Commercio di Viterbo

l’unità locale operativa, cui si riferiscono gli attestati per i quali è richiesto il contributo;

d) avere denunciato al R.E.A. della Camera di Commercio di Viterbo l’attività effettivamente

esercitata, che deve includere anche quella indicata nell’attestato per l’ottenimento del quale

si richiede il contributo;

e) essere in regola con il pagamento del diritto annuale camerale;

f) aver integralmente quietanzato i documenti fiscali, inerenti le spese ammissibili a contributo,

elencati nel modulo di domanda ed allegati allo stesso;

g) non trovarsi in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposta a procedure

concorsuali;

h) non aver richiesto né ottenuto, per gli stessi costi ammissibili, altri aiuti pubblici;

i) essere in regola con il regime “de minimis” di cui all’art. 2 del presente Disciplinare;

j) non essere destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della

Commissione Europea che ha dichiarato un aiuto ricevuto illegale e incompatibile;

k) non essere impresa in difficoltà ai sensi della Comunicazione della Commissione Europea

sugli “Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di

imprese in difficoltà” pubblicata sulla G.U.C.E. C 244 dell’01/10/20046;

5 In base al D.M. 18/04/2005 si definisce:

- “microimpresa”: un’impresa che ha meno di 10 occupati e il cui fatturato o il totale del bilancio annuale non superi 2 milioni di euro;

- “piccola impresa”: un’impresa che ha meno di 50 occupati e il cui fatturato o il totale del bilancio annuale non superi 10 milioni di euro;

- “media impresa”: un’impresa che ha meno di 250 occupati e il cui fatturato non superi 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio annuale non

sia superiore a 43 milioni di euro.

6 In base alla Comunicazione della Commissione Europea sugli “Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di

imprese in difficoltà” pubblicata sulla G.U.C.E. n. 244 dell’01/10/2004 sono considerate in difficoltà:

- nel caso di “società a responsabilità limitata”: qualora abbia perso più della metà del capitale sociale e la perdita di più di un quarto di tale

capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi 12 mesi;

- nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società, qualora abbia perso più della metà dei

fondi propri, quali indicati nei conti della società, e la perdita di più di un quarto del capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi 12 mesi;

- per tutte le forme di società, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura, nei loro confronti, di una proceduta

concorsuale per insolvenza.

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ART. 4

SPESE AMMISSIBILI

1. Sono ammesse a contributo esclusivamente: le somme corrisposte all’Ente che ha rilasciato la

certificazione/attestazione e le spese di consulenza direttamente riconducibili al rilascio

dell’attestato per il quale è richiesto il contributo; per l’FPC sono ammesse anche le spese

sostenute per la prova tecnica di conformità del singolo prodotto.

2. Sono escluse dal contributo, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le spese sostenute per

costi interni di ristrutturazione o adeguamento dell’azienda, le imposte, le tasse, i tributi, le

spese notarili, anche se riconducibili all’ottenimento degli attestati di cui all’art. 1.

3. Tutte le spese si intendono al netto di IVA e di ogni altro onere accessorio.

ART. 5

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

1. CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ ISO 9001

a) Il contributo è riconosciuto soltanto per l’ottenimento della prima certificazione. Sono

esclusi dal contributo le modifiche ed i rinnovi della certificazione.

b) Il contributo è pari al 50% delle spese sostenute e non può essere né inferiore a € 1.250,00 né

superiore a € 5.000,00; pertanto non possono essere ammesse a contributo le certificazioni il

cui costo documentato sia inferiore ad € 2.500,00.

2. CERTIFICAZIONE OHSAS 18001.

a) Il contributo è riconosciuto soltanto per il rilascio della prima certificazione. Sono esclusi dal

contributo le modifiche ed i rinnovi della certificazione.

b) Il contributo è pari al 50% delle spese sostenute e non può essere né inferiore a € 1.250,00 né

superiore a € 5.000,00; pertanto non possono essere ammesse a contributo le certificazioni il

cui costo documentato sia inferiore ad € 2.500,00.

3. CERTIFICAZIONE DI RESPONSABILITA’ SOCIALE SAI SA 8000

a) Il contributo è riconosciuto soltanto per l’ottenimento della prima certificazione. Sono

esclusi dal contributo le modifiche ed i rinnovi della certificazione.

b) Il contributo è pari al 50% delle spese sostenute e non può essere né inferiore a € 1.250,00 né

superiore a € 5.000,00; pertanto non possono essere ammesse a contributo le certificazioni il

cui costo documentato sia inferiore ad € 2.500,00.

4. ATTESTAZIONE SOA

a) Il contributo è riconosciuto soltanto per il rilascio e per il rinnovo quinquennale

dell’Attestazione SOA; sono esclusi dal contributo: ogni verifica triennale ed ogni altra

modifica dell’Attestazione.

b) Il contributo è pari al 50% delle spese sostenute e non può essere superiore ad € 2.000,00.

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5. PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI

FABBRICA

a) Il contributo è rilasciato per la predisposizione del sistema di Controllo della Produzione di

Fabbrica (di seguito denominato FPC), propedeutico all’applicazione della marcatura CE ai

prodotti aziendali.

b) Il contributo è pari al 50% delle spese sostenute e non può essere né inferiore a € 400,00 né

superiore a € 800,00; pertanto non possono essere ammessi a contributo gli FPC il cui costo

documentato sia inferiore ad € 800,00.

c) Per la predisposizione dell’FPC riferito ad una determinata tipologia di prodotto, ogni

azienda può presentare, nell’arco di un quinquennio, una sola domanda di contributo; nel

corso dello stesso anno, si possono presentare al massimo due domande di contributo per la

predisposizione di FPC relativi a diverse tipologie di prodotto.

ART. 6

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

1. Le domande di contributo devono essere presentate entro un anno dalla data di rilascio

dell’attestato per il quale si richiede il contributo. A tal fine si considerano ricevibili le

domande di contributo inerenti l’ottenimento di attestati rilasciati lo stesso giorno e lo stesso

mese dell’anno precedente a quello in cui si presenta la domanda.

2. La domanda di contributo deve essere presentata in bollo, compilata in ogni sua parte e

sottoscritta dal titolare/rappresentante legale dell’impresa, utilizzando i moduli disponibili

presso la Camera di Commercio o sul sito www.vt.camcom.it.

3. Per richiedere contributi riguardanti più tipologie di attestati previsti dall’art. 1, è necessario

presentare una domanda di contributo per ognuno di essi.

4. La domanda deve essere, alternativamente:

presentata direttamente presso l’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Viterbo;

spedita al seguente indirizzo: Camera di Commercio di Viterbo - Servizio Promozione e

Sviluppo - Via F.lli Rosselli n. 4 – 01100 Viterbo; in tal caso, ai fini del rispetto dei termini

di presentazione (ai sensi del comma 1), fa fede la data di spedizione, mentre, ai fini

dell’ordine cronologico con cui le domande vengono istruite (ai sensi dell’art. 7 comma 2)

e liquidate (ai sensi dell’art. 8 comma 1), fa fede la data di arrivo presso la Camera di

Commercio.

5. Al modulo di domanda deve essere allegata la seguente documentazione:

a) copia dell’attestato per il quale si richiede il contributo. Per l’FPC è necessario produrre: la

copia della certificazione di conformità del prodotto rilasciata da un Ente certificatore o, in

mancanza, copia della dichiarazione di conformità rilasciata dall’impresa stessa al cliente,

nonché specifica delle prove tecniche di conformità eseguite sulla singola tipologia di

prodotto;

b) copia dei documenti fiscali relativi alle spese sostenute (fatture, ricevute o parcelle

professionali) elencati nel modulo di domanda;

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c) documentazione attestante il pagamento integrale degli importi indicati nei documenti

fiscali di cui al punto precedente, ovvero:

se il pagamento è stato effettuato tramite bonifico o RID bancario, produrre la copia del

bonifico o la ricevuta del RID bancario recante la data di esecuzione del pagamento;

se il pagamento è stato effettuato in contanti o secondo altre modalità, produrre

“dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà” resa dal titolare/legale rappresentante

dell’impresa che ha emesso il documento fiscale, ai sensi degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n.

445/2000 e succ. mod. ed int., attestante il pagamento dei documenti fiscali di cui al punto

b). Tale dichiarazione deve essere compilata utilizzando un modulo conforme a quello

disponibile presso la Camera di Commercio o sul sito www.vt.camcom.it e corredata dalla

fotocopia di un documento di identità, leggibile ed in corso di validità, del firmatario;

d) copia di un documento di identità, leggibile ed in corso di validità, di colui che ha

sottoscritto la domanda.

ART. 7

ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE

1. Il Responsabile del Procedimento invia la comunicazione di avvio del procedimento secondo

le modalità stabilite dall’art. 8 della legge n. 241/90 e succ. mod. ed int..

2. Le domande vengono istruite seguendo l’ordine cronologico di ricezione delle stesse.

3. Il procedimento deve concludersi entro 90 giorni dalla data di ricezione della domanda, con

l’adozione del provvedimento finale di accoglimento o di diniego dell’istanza adottato dal

Dirigente dell’Area.

ART. 8

MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO

1. I contributi vengono liquidati secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande

regolari e di regolarizzazione delle domande irregolari.

2. I contributi vengono liquidati fino ad esaurimento dei fondi stanziati dalla Camera di

Commercio. Qualora il fondo risulti insufficiente a soddisfare le domande aventi la stessa data

di arrivo e/o di regolarizzazione, l’importo residuale verrà proporzionalmente suddiviso tra

queste.

3. Se la Giunta camerale dispone l’integrazione del fondo di cui al punto precedente, si procederà

alle liquidazioni dando la precedenza all’erogazione del contributo integrativo alle imprese che

hanno ottenuto l’erogazione di un contributo parziale ai sensi del precedente comma.

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ART. 9

TRATTAMENTO DATI PERSONALI

1. I dati personali forniti alla Camera di Commercio, ed acquisiti alle banche dati, saranno

utilizzati esclusivamente e per tutte le finalità istituzionali dell’Ente stesso.

Il trattamento dei dati avviene, a seconda dei casi, con l’ausilio di strumenti manuali,

informatici e telematici.

I dati personali oggetto del trattamento potranno essere conosciuti dai responsabili e/o

incaricati camerali.

2. L’informativa completa inerente il trattamento dei dati personali, ai sensi dell’art. 13 del

D.Lgs. 196/2003, è disponibile sul sito camerale al seguente indirizzo:

http://www.vt.camcom.it/pg informativa per il trattamento dei dati personali 276 0.htm.




lunedì 2 aprile 2012

CERTIFICATO DI ESECUZIONE DEI LAVORI PRIVATI 
                                                        
QUADRO 1: DATI DEL LAVORO
COMMITTENTE:...................................................................................................
Via...............................Città....................................(.............)
telefono....................Fax...........................
LEGALE RAPPRESENTANTE..........................................
DIRETTORE DEI LAVORI...........................................................
OGGETTO DEL LAVORO:
..............................................................................................................................................................................................................................................
luogo di esecuzione..............................................
Titolo Abilitativo(D.I.A., permesso a costruire etc.): Previsto  si   no
Prot. n...................del....................Rilasciato da..........................................................

Contratto n°.............., del  ..../..../........  
IMPORTO COMPLESSIVO DEL LAVORO:      €  ................Lettere ....................................................

QUADRO 2: SOGGETTO ESECUTORE
COMPOSIZIONE SOGGETTO ESECUTORE:
  Impresa      Sede   % di  partecipazione
...........................................              ....................    .........
...........................................              ....................    .........
...........................................              ....................    .........
 
 
QUADRO 3: DATI DEL CONTRATTO
LAVORAZIONI PREVISTE NEL CONTRATTO:
 Cat.     Declaratoria sintetica   Importo € (euro)  lettere
  
    ............ ................................. .................         ..........................
   
    ............ ................................. .................         ..........................   
   
    ............ ................................. .................         ..........................   

LAVORAZIONI E IMPORTI PREVISTI NEGLI ATTI AGGIUNTIVI:
 Data   Cat.  Declaratoria sintetica  Importo € (euro)  Importo in lettere

     .........   ......  ................................. ...............     ..................................
     .........   ......  ................................. ...............     ..................................   
     .........   ......  ................................. ...............     ..................................
 
QUADRO 4: ESECUZIONE DEI LAVORI
DATA DI INIZIO DEI LAVORI: ....../....../.......... I LAVORI SONO IN CORSO:        SI              NO
DATA DI ULTIMAZIONE DEI LAVORI: ....../....../..........
IMPORTO CONTABILIZZATO TOTALE  alla data ....../....../............€    ……………………...........................
Come da fatture di seguito elencate:
N. FATTURA DATA  IMPONIBILE
 
..........    ...........      ......................
..........    ...........      ......................
..........    ...........      ......................
..........    ...........      ......................
 
 
RESPONSABILE DELLA CONDOTTA DEI LAVORI (ai sensi dell’art.6, comma 3 del DM 145/2000 è il soggetto che ha assunto la direzione del cantiere/Direttore tecnico dell’impresa): ............................................................
LAVORAZIONI ESEGUITE DAL SOGGETTO AFFIDATARIO
 Ragione sociale   C.F. / P.IVA  Cat.(*)   Importo
  
   ...........................    ......................       .......        ........................
   ...........................    ......................       .......        ........................
   ...........................    ......................       .......        ........................
  
LAVORAZIONI ESEGUITE DALLE IMPRESE SUBAPPALTATRICI
 Ragione sociale   C.F. / P.IVA  Cat.(*)   Importo
  
   ...........................    ......................       .......        ........................
   ...........................    ......................       .......        ........................
   ...........................    ......................       .......        ........................
     
  
DICHIARAZIONE  SULLA ESECUZIONE DEI LAVORI:
 “I lavori eseguiti sono stati realizzati regolarmente e con buon esito”
 “I lavori hanno dato luogo a vertenze in sede arbitrale o giudiziaria” con il seguente esito:..........................................................................................

Letto, confermato e sottoscritto

____________ ____________________________________
LUOGO DATA FIRMA DEL COMMITTENTE DEI LAVORI                (per esteso e leggibile)


____________ _____________________________________
LUOGO DATA    FIRMA DEL DIRETTORE DEI LAVORI   (per esteso e leggibile)


  
Il Sottoscritto ..................................................................in qualità di direttore dei lavori iscritto all’ordine di .....................................................................dichiara che:
“Il presente certificato vale anche quale certificato di regolare esecuzione ai fini dell’art.86 c. 5 lett. d) del DPR 207/2010”.

____________ _____________________________________
LUOGO DATA    FIRMA DEL DIRETTORE DEI LAVORI     (per esteso e leggibile)

(*) Nel caso di lavori eseguiti nella categoria impiantistica  OG11, nel quadro relativo alla “ripartizione importo contabilizzato nelle categorie”  si dovranno indicare le categorie specialistiche OS03, OS05, OS28 e OS30 e i relativi importi che compongono la OG11.
Si allega fotocopia di un documento di identità in corso di validità, ai sensi dell’art. 38, D.P.R. 445 del 28 /12/2000.